Contributo alla discussione sul parco del Conero

C

Continua sul quotidiano fondato nel 1860 da Lorenzo Valerio una discussione più volte letta.

Il sindaco di Sirolo si lamenta del Parco, che pure è parte del buon nome che quella località si è fatta sul piano turistico e non solo, e il resto del mondo segue il confronto con distacco se non proprio con noia, ben sapendo che non porterà a nessun risultato, salvo la momentanea fama dei soliti contendenti. Lo schema è classico, e molte volte visto.

Se non che stavolta si è assistito pure ad un intervento della sindaco di Ancona, poco chiaro nelle alleanze ma di certo a scavalco degli attuali organi di governo dell’Ente Parco, compresa quella Comunità del parco (“… il cui scopo è garantire l’informazione e la partecipazione delle comunità locali alle attività dell’Ente”) che ha come presidente proprio Valeria Mancinelli.

Se sulla ricostruzione delle puntate precedenti, infatti, si può concordare in linea di massima con la Mancinelli, suona stonato l’impegno a riunire i Sindaci del parco per rimettere mano al piano e al regolamento, elaborati e deliberati di recente, e di competenza degli organi dirigenti del Parco ovvero del Consiglio regionale.

La Mancinelli avrebbe potuto convocare la Comunità del parco, estendendo l’invito a chi voleva, senza dare l’impressione di voler scavalcare o attaccare frontalmente chi fino ad oggi si è assunto il pesante onere di legiferare e di applicare quanto stabilito dal piano e dal suo regolamento.

La Mancinelli inoltre chiede risorse aggiuntive e “decisioni su come utilizzarle e a cosa finalizzarle”.

E’ difficile dare torto alla sindaco di Ancona sulla necessità di risorse aggiuntive che un tempo venivano fornite proprio dal bilancio del Comune di Ancona, come si può facilmente verificare telefonando a Renato Galeazzi o ai competenti uffici comunali.

Meno chiara è la rivendicazione di decisioni (di chi?) su come utilizzarle. Il particolare ruolo che Mancinelli ha esercitato ed esercita quale presidente della comunità del parco fa nascere una domanda: perché mai non ha da tempo compiuto atti formali per finalizzare le risorse del parco fino ad oggi utilizzate dal consiglio direttivo? Chi le ha impedito di gestire al meglio un parco che per metà fa parte del territorio della “sua” Ancona?

Ma davvero era necessaria la sollecitazione di Moreno Misiti per risvegliare l’attenzione della presidente della Comunità del parco su come utilizzare vecchie e nuove risorse e sul come finalizzarle?

Sono interrogativi pesanti, ai quali sarebbe opportuno avere completa e rapida risposta.

Infine, sempre a proposito di parco, ci piacerebbe sapere a che punto è la vicenda dell’area protetta marina del Conero. Non è mai troppo tardi per occuparsene autorevolmente e concretamente.

Gruppo dei Verdi al consiglio comunale di Ancona

Aggiungi un commento

RSS Notizie ISPRA

Seguici su social!

error: