LA CACCIA AI PARCHI

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Per anni come sappiamo ai parchi si è rimproverato il divieto di caccia. Oggi si è avviata invece la caccia ai parchi nessuna regione esclusa.            

E’ di questi giorni l’ennesima sortita del sindaco di Viareggio che dichiara; niente più soldi al parco. Quello di Pisa alcune bischerate le aveva riservate al concorso di direttore. Intanto a Piombino e dintorni si traffica su discariche senza carotaggi, Torri eoliche e altre robe con danni irreversibili per il suolo.

Sul piano nazionale si apprende invece che la presidenza dei Parchi nazionali la si vorrebbe affidare ai militari; dalle buche della Raggi ai Parchi. Sorvoliamo sulle nomine dei direttori che assumere per concorso come stabilisce la legge è evidentemente troppo complicato; vuoi mettere un bel commissariamento che dura quanto ti pare. Poi magari scopri che un assessore toscano che sulla gestione della fauna di bischerate ne ha collezionate un bel po’ collabora con Trento e Bolzano per la caccia al lupo. L’elenco sarebbe troppo lungo; dalle trivelle ai vari disastri ambientali

Che hanno investito anche alcuni dei nostri territori più pregiati dove in più d’un caso operano importanti parchi oggi in grave difficoltà e non solo perché hanno a che fare purtroppo con amministratori carnevaleschi.

Come Gruppo di San Rossore abbiamo fatto una proposta sulle politiche ambientali per poter finalmente confrontarci con le istituzioni che da troppo tempo risultano latitanti. E’ naturale che intendiamo partire dal nostro territorio pisano-toscano ma per coinvolgere anche gli altri territori alle prese con gli stessi problemi.

Ci auguriamo di riuscirci.

Renzo Moschini

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