Ma l’ambiente non può aspettare

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Che le questioni complicatissime del nuovo governo tengano banco è ovviamente naturale. E tuttavia non per questo le vicende ambientali già da troppo tempo sparite dalla scena possono essere ignorate o prese sotto gamba.

Se ci fossero dubbi al riguardo d’altronde basta guardare agli ultimi provvedimenti adottati o in procinto di esserlo sia pure i regime di ‘ordinaria amministrazione’ per averne chiara conferma. Mi riferisco alle nuove normative forestali  –tanto per fare un esempio- ma ce ne sono già anche altri. Se questa è la ripartenza non c’è da stare tanto allegri. Ecco perché –specie dove si è alla vigilia delle elezioni amministrative- bisogna rimettere mano e alla svelta a questioni finite nel cassetto di fondo per lasciare il posto a estenuanti e insopportabili polemiche sulle candidature.

Per questo come Gruppo di San Rossore che da sempre siamo impegnati su questi problemi e in particolare quelli della tutela ambientale e del governo del territorio specie dopo i disastri del referendum da cui non ci siamo più ripresi; vedi i casini del rapporti stato-regione (soprattutto quelle ordinarie), ruolo delle province, dell’area vasta e ora anche delle Città Metropolitane, il tutto con gravi effetti negativi sulle autonomie locali cioè i comuni.

Intendiamo farlo come da buona tradizione con serietà e non all’ingrosso o di ‘pancia’ come si dice oggi. Ci avvarremo insomma anche di libri, documenti, sedi di confronto e di approfondimento –quelle per intenderci insomma- che stanno tanto sul gozzo a quelli del giglio magico e delle batoste anch’esse magighe pure in Toscana dove eravamo avvezzi a ben altro.

Partiremo molto presto con un bel libro sui parchi che dopo le strapazzate subite in parlamento –quello vecchio e che non vorremmo si ripetesse anche in quello fresco- fresco- hanno davvero bisogno di aria e idee nuove.

Renzo Moschini

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