Se la politica affonda i parchi

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La stagione estiva sul mare come in montagna ha riproposto dalla Sardegna e Sicilia alle Dolomiti il problema del ruolo dei parchi e delle nostre aree protette. Tra gli ultimi interventi si segnala quello del ministro dell’ambiente Galletti che in riferimento alle vicende  soprattutto dello Stelvio, ha delineato un ruolo dei nostri parchi che con quello stabilito fin dal 1991 dalle legge 394 ha poco o nulla a che fare. I parco come volano economico a sostegno anche in aree protette di insediamenti già spericolatamente previsti dal testo in discussione al Senato che dovrebbero consentire allo Stato di fregarsi dei finanziamenti. Il che spiega anche perché il ministero dei gravi pasticci in corso sulla legge si badi bene da metterci becco caso che ha davvero pochi precedenti nelle pur travagliate vicende di un ministero che di cantonate ne ha presa più d’una.

Ecco perché è sorprendente che tranne qualche minoranza politica e le più attive e competenti associazioni ambientaliste sembrino preoccuparsi dalla piega presa da questa preoccupante vicenda.

Ed è qui la ragione che come Gruppo di San Rossore stiamo lavorando per un incontro nazionale all’Università di Pisa ad ottobre in cui vorremmo confrontarci con le istituzioni che finora hanno preferito nella maggior parte dei casi di darsi alla macchia.

Renzo Moschini

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