Si riparte dal partito

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Il dibattito sui risultati elettorali dalla piazza di Bologna ai molti canali televisivi specie in riferimento al ruolo del Pd non solo sul territorio ma nella crisi del paese sembra ormai convergere sempre più su un aspetto. Superare una volta per tutte il correntismo che di danni ne ha già fatti fin troppi, di cui però restano segni allarmanti. Ma soprattutto si chiede al Pd di rilanciare una politica in grado di rispondere alla latitanza del governo e alle troppe promesse senza capo ne coda della Lega.

Un partito insomma con sedi aperte e attive dove si discuta e si decisa non tra pochi amici degli amici alla Lotti.

A Pisa dove perdemmo il comune clamorosamente il partito non ha ancora una Federazione che funzioni cioè con uffici aperti che si occupino quei Circoli ormai chiusi che per fortuna in questa campagna elettorale sono stati riattivati con grande partecipazione.

Già il voto europeo, ma ancor più quello amministrativo di ieri ci ha fatto tirare un sospiro di sollievo, ma non può farci dimenticare che il Pd a Pisa è ancora senza una direzione e gestione politica degna di questo nome. Continuare a giustificarla con i pretesti più vari e bizzarri per rinviarla è irresponsabile. E non possiamo più permettercelo. 

Renzo Moschini

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