Un libro per discutere di parchi

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La stagione conclusasi con le elezioni politiche ai parchi e alle aree protette come più in generale all’ambiente non ha certo riservato le politiche e le attenzioni culturali attese ormai da tempo. Non sono mancati addirittura neppure interventi criminosi di stampo mafioso.

Le istituzioni statali ma anche quelle regionali e locali ne escono così senza essere riuscite né sul piano normativo e neppure su quello  gestionale  ad assicurare una presenza dei parchi in grado di farli funzionare secondo la legge nel Santuario dei Cetacei come nelle aree protette marine in stato confusionale da anni con un crescente inquinamento marino, ma in serie difficoltà anche nelle aree terremotate come sulle Alpi. E’ mancata anche la convocazione della Terza Conferenza nazionale mentre  la scienza   e gli scienziati devono lasciare il posto alle rappresentanze di categoria.

Quel che serve ora è perciò tornare e alla svelta ad un dibattito e confronto in cui finalmente si torni a parlare di piani di gestione, di progetti, manutenzione del territorio e non riaprire polemiche astruse  che riuscimmo anni fa a lasciarci alle spalle; erano i tempi di Uomini e Parchi e non quelli dell’abusivismo imperante e gli incendi dolosi anche nelle aree tutelate.

Il libro che abbiamo stampato sulle vicende del Parco di San Rossore ( mettere titolo) nella Collana editoriale dell’ETS sulle aree naturali protette ha proprio questo scopo.

Non intendiamo infatti discutere solo del nostro parco ma della realtà toscana e dei suoi collegamenti con quella nazionale. I contributi raccolti nella varie interviste da Oreste Giorgetti che ha curato il libro lo consentono per il livello e la competenza degli autori. Contiamo sull’interesse dei parchi che da troppo tempo sono ‘vittime’ delle proposte più strambe che ne hanno marginalizzato sempre più il ruolo. E’ questo ruolo che i parchi devono riprendersi senza affidarsi a chi gli ha fatto solo danni.

Renzo Moschini

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