Parchi: la musica non cambia

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Le notizie regionali e nazionali confermano in maniera preoccupante che  malgrado i ripetuti fallimenti degli ultimi anni, alla vigilia del congresso di Federparchi la situazione dei parchi registra rilanci e proposte una peggio dell’altra.

Il Lazio sta mazzolando i parchi regionali con una nuova legge sebbene in un ampio articolo di Zingaretti abbia letto interessanti e insolite dichiarazioni a sostegno dell’ambiente e del paesaggio tra i politici assai rare. Idem sullo Stelvio e alpi. In Liguria se la passano come il ponte Morandi. Guai non mancano in Toscana, Marche, Emilia-Romagna e via di questo passo. Ora sta tornando sulla scena però, dopo le brillanti figure della passata legislatura, anche il Parlamento con rilanci di leggi che ripartono proprio da lì, come se nel frattempo non fosse avvenuto nulla. Il peggior sordo e sempre quello che non vuol sentire e se i parchi ci pagheranno altro dazio chissenefrega. Istituzioni e politica continuano infatti imperterrite a fregarsene dell’ambiente anche se poi, come abbiamo visto recentemente in alcuni paesi europei, alle elezioni non tutti se lo dimenticano.

Ma la denuncia –e lo abbiamo visto- non basta anche se serve ed è più che legittima doverosa.

Chi non ha tirato i remi in barca deve perciò alle critiche riuscire a incalzare regioni e stato con proposte precise e concrete.

In Toscana e a Pisa dove parchi, enti locali e regione dispongono di Centri studi, Gruppo di San Rossore, una importante Collana editoriale  e altre sedi e strumenti attivi ed efficaci bisogna quindi ripartire e alla svelta, prima che si facciano altri guai e pasticci.

Vale per i Santuario dei Cetacei se non vogliamo che diventi un cimitero e vale per tutti i parchi e le altre aree protette anche europee. Se per  il santuario aspettiamo anche la legge salvamare preannunciata dal ministro Costa vorremmo che il ministro mettere mano anche da una politica – che non significa solo o principalmente leggi-per il complesso dei nostri parchi. Ho visto purtroppo che la sua sottosegretaria Gava leghista lo invita a non avere fretta e a pensarci bene come se si trattasse di un argomento fresco fresco.

Noi cercheremo come sempre di fare la nostra parte ma confidiamo anche in quella di altri che non sono pochi.

Renzo Moschini

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