AMBIENTE: da dove e come ripartire

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Appare sempre più chiaro che la situazione con la quale dobbiamo fare i conti sul piano planetario dipenda anche –e non poco-da quella che è stata definita rivincita e vendetta  dell’ambiente e della natura.

Tanti sono stati infatti i danni, anche gravissimi e irresponsabilmente che abbiamo provocato, che  prima o poi inevitabilmente ci doveva essere presentato il conto salatissimo.

Non c’è ambito infatti che  abbiamo risparmiato; dal  clima ai territori più pregiati del nostro paesaggio, montagne boschi, oceani, fiumi inquinandoli e  distruggendoli.

Una crisi insomma che non ha precedenti  storicamente comparabili e dalla quale dobbiamo uscire il prima possibile, prima cioè che sia troppo tardi.

Il problema è come. Di sicuro  non pensando che possiamo farlo ripartendo senza una   svolta seria e profonda, cambiando e innovando obbiettivi e schemi, come dice Mattarella.

Una svolta che deve partire assolutamente dai territori dove viviamo e operiamo per   ragioni che mi sembrano fin troppo evidenti.

Non sarà sfuggito a nessuno, ad esempio, che in Toscana e le sue province, proprio in questi giorni sono in corso non poche scaramucce e  litigi con tanto di decisioni spesso cervellotiche. Ma qui  operano anche enti preposti e impegnati nella gestione di ambienti e territori importanti e pregiati come i parchi nazionali e regionali spesso già dotatisi  di piani e programmi previsti dalla legge. Ebbene anche qui si è riavviata proprio su questi strumenti innovativi una discussione. Mi riferisco in particolare al Parco dell’Arcipelago Toscano, al Parco regionale di San Rossore, ma anche a quelli regionali delle  Apuane e della  Maremma.

In ballo non ci sono però solo i Parchi, anche le regioni, gli enti locali che prima o poi dovranno andare anche al voto. Che ti riserva come spesso  è già accaduto, brutte sorprese come a noi a Pisa. E tra le cause principali spesso c’è stato proprio l’ambiente.

So bene che al momento ripartire a tutti gli effetti, cioè riunirci, discutere e prendere decisioni non è possibile, se persino il Parlamento incontra difficoltà a riunirsi e sta discutendo se votare da lontano.

Ma discutere sui siti è possibile e può aiutarci ad essere pronti alla ripartenza.

Rifacendomi anche alla mia lunga esperienza politico istituzionale e culturale ambientale, proprio  in questi giorni ho avuto modo di discutere di una Collana Editoriale sull’ambiente e i parchi in cui sono raccolti studi, ricerche molto importanti a cui è possibile attingere non poche idee.

Perché non farlo?

Renzo Moschini

 

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